I Libri della mia Biblioteca
in ordine di inserimento
IL MALE Una sfida alla filosofia e alla teologia Postfazione di Paolo De Benedetti
Paul Ricœur
  • “Unde male faciamus?” O meglio,” unde malum?” (donde viene il male?) Partendo da queste domande - domande classiche in forza dell'enigma in esse raccolto - Ricoeur toma a riflettere sullo scandalo del male. In pagine intessute di finezza ermeneutica e rigore teoretico, Ricoeur disegna da un lato una fenomenologia del male: la sofferenza, la pena, il peccato, l'intreccio di male subito e male commesso ... D'altro lato ricostruisce il formarsi dell'onto-teologia e delle sue diverse teodicee, in quanto tentativo - da Agostino a Leibniz, da Kant a Hegel, fino alla paradossale dialettica spezzata di Barth - di coniugare realtà del male e credenza in un Dio onnipotente. Ma reggono queste soluzioni dinanzi alle forme estreme del male nel nostro secolo? Per Ricoeur, consumatosi il progetto stesso dell'onto-teologia, alla fi-ne non resta che il riconoscimento dell'aporia di un male in sé ingiustificabile e di una fede che ripeta il gesto ultimo di Giobbe: credere in Dio per nulla. In margine al saggio di Ricoeur, De Benedetti, nella Postfazione, si sofferma sui riflessi teologici dell'enigma del male, dopo che la caligine di Auschwitz ha oscurato (fino a quando?) i segni di Dio. Libro "difficiile", interessante la Postfazione di De Benedetti, è stato propedeutico aver letto il libro di Luigi Pareyson "Ontologia della libertà. Il Male e la sofferenza" (vedi più avanti nella lista)
Il regno di Dio è in voi
Lev Tolstoj
  • L'autoreIniziò quest'opera nel 1890 e la terminò nel maggio del 1893, lavorandovi duramente. Essa è divisa in dodici capitoli, ai quali Tolstoj intendeva aggiungere un epilogo, che però rinunciò a scrivere. Confidò a Certkòv: «Mai nessuna opera mi è costata tanta fatica». Vietata dal governo zarista per le sue critiche allo Stato e alla Chiesa, l'opera circolò ugualmente in Russia in maniera clandestina, e venne subito tradotta all'estero. Fu edita in francese nel 1893 dalla Librerie academique Didier Perrin et C. - Paris. Da tale testo fu condotta nel 1894 la traduzione in italiano dei Fratelli Bocca di Roma, ristampata nel 1988 grazie alla collaborazione delle case editrici M. Manca di Genova e Publiprint di Trento. L'opera, che espone la dottrina della «non-resistenza al male per mezzo del male», ebbe una notevole influenza su Gandhi, che ne lesse una traduzione in inglese nel 1894. Il Mahatma scriverà: « Quarant'anni fa, mentre attraversavo una grave crisi di scetticismo e dubbio, incappai nel libro di Tolstoj Il Regno di Dio è dentro di voi, e ne fui profondamente colpito. A quel tempo credevo nella violenza. La lettura del libro mi guarì dallo scetticismo e fece di me un fermo credente nell'ahimsa-. » Lev Tolstoj junior considerò "Il regno di Dio è in voi" e "Della vita" come le «opere religiose capitali» del padre.
La vita segreta di Gesù
Vito Mancuso
  • Nelle pagine di questo libro, Vito Mancuso accompagna i lettori in un viaggio attraverso una storia che è insieme conosciuta da tutti ma capace di nascondere germi di inaspettato mistero: quella della vita di Gesù di Nazareth così come la raccontano i cosiddetti Vangeli apocrifi. Questi testi, messi al bando dalla Chiesa e spesso considerati al pari di opere eretiche, sono in realtà documenti eccezionali che risalgono al periodo immediatamente successivo alla morte di Cristo, e per secoli sono stati diffusi tra le varie comunità cristiane che in quegli anni stavano mettendo radici in Europa e in Medio Oriente. Le storie contenuti in questi Vangeli “da nascondere” sono capaci di fare luce su aspetti ed elementi della vicenda di Gesù, del suo insegnamento e della sua predicazione che i Vangeli canonici non approfondiscono, e sono la dimostrazione di quanto la figura di Cristo, la sua concreta esistenza terrena, sia stata centrale per i primi cristiani. Rileggerli oggi in questo volume che raccoglie dodici testi apocrifi dividendoli a seconda dei principali momenti della vita di Gesù (infanzia, vita pubblica, passione, resurrezione) significa conoscere aspetti inediti della storia di una delle figure più rivoluzionarie di tutti i tempi, scoprendo anche che, spesso, l’eco di questi racconti è in realtà rimasta sempre presente tra i fedeli cristiani, al di là di qualsiasi bando imposto dalle gerarchie ecclesiastiche.
Padre nostro
Bruno Maggioni
  • Al pari di ogni parola ripetuta quotidianamente sin dall'infanzia, è facile recitare il Padre nostro in modo meccanico, senza la partecipazione del cuore e della mente. Esso diventa così una formula priva di contenuto, disponibile per qualsiasi circostanza.La lettura proposta in queste pagine intende contrastare tale rischio attraverso una duplice attenzione. Anzitutto, l'Autore mira a ritrovare l'originaria verità del Padre nostro, interpretandolo nel contesto specifico della vita di Gesù e delle prime comunità cristiane. Insieme, è costante la preoccupazione di far risuonare l'annuncio evangelico - così efficacemente condensato nella preghiera del Signore - all'interno dell'esperienza e delle domande universali dell'uomo. Grazie a questo fecondo accostamento, le parole del Padre nostro riacquistano senso e aprono alla fiducia in Dio, così che il discepolo non possa concludere la preghiera insegnatagli da Gesù senza aver riassaporato il gusto di vivere.
Ontologia della libertà. Il male e la sofferenza
Luigi Pareyson
  • L'Ontologia della libertà è il libro che Luigi Pareyson aveva progettato come espressione compiuta del proprio pensiero, maturato in un lungo appassionato dialogo con le principali tendenze filosofiche del nostro tempo. Agli occhi di Pareyson il problema della libertà è il tema fondamentale di tutta la speculazione moderna, che si tratta di portare a compimento approfondendo soprattutto gli esiti dell'esistenzialismo, cioè di quella filosofia che ha al proprio centro il rapporto dell'essere con la libertà. Il libro si colloca dunque nel filone della grande letteratura esistenzialistica novecentesca, accanto a quelli di Heidegger, Jaspers, Marcel e Berdjaev, con i quali Pareyson ha sempre intrattenuto un fitto dialogo, i cui esiti originali trovano radici nella rimeditazione dell'eredità della filosofia romantica, di Schelling e della filosofia dell'interpretazione che egli fu tra i primi a teorizzare fin dagli scritti degli anni Quaranta. Declinata in relazione a queste tematiche, la filosofia della libertà si configura anche, per Pareyson, come ermeneutica dell'esperienza religiosa, che tra l'altro offre un esito filosoficamente rigoroso e non superficiale alla nuova sensibilità per il mito diffusa nella cultura contemporanea. Questa ermeneutica del mito, svolta nel quadro di una rinnovata tematizzazione del rapporto tra filosofia e religione, è uno sforzo di rispondere all'esperienza del male e della sofferenza che segna l'esistenza umana.
Filosofia della Libertà
Luigi Pareyson
  • L'abisso della Libertà e la domanda fondamentale. - Heidegger, Schelling, Dostoevskij. - Il vincolo fra la Libertà e il nulla. - La Libertà come inizio e come scelta. - Possibilità e realtà del male. - Valore redentivo e rivelativo della sofferenza.
Lettera a una Chiesa che ha dimenticato Gesù
Ermanno Olmi
  • Attinge alle emozioni più profonde questa lettera appassionata, e il suo autore, fra i più grandi cineasti viventi, non nasconde che forse disturberà gerarchie e devoti benpensanti, ma nella sincera convinzione che il nostro Occidente e la nostra Italia – sempre più piccola e incapace di grandi slanci – abbiano bisogno di un supplemento d’anima. La Chiesa dell’ufficialità è sempre più lontana dagli uomini di questo tempo, il suo apparato ha esaltato la “liturgia del rito” dimenticando la “liturgia della vita”, ha aperto sportelli bancari anziché combattere l’idolatria del superfluo, ha fatto di se stessa un dogma svilendo la sacra libertà della coscienza. Questa progressiva lontananza dall’umanità è coincisa con un allontanamento da quel falegname e rabbì di Nazareth che con la sua vita ha suggerito l’unica strada della gioia: spendere senza sconti il bene prezioso della propria esistenza. Nel rivolgersi alla Chiesa, Olmi chiama in causa anche altre “chiese”, che con la loro supponenza si sono allontanate dalla realtà: le “chiese” dei potenti, delle lobbies, degli pseudo-intellettuali e di tutti coloro che vorrebbero condannarci a consumare in perpetuo per sostenere sistemi ed economie che hanno divorato il patrimonio di nostra madre Terra nell’illusione che le sue risorse fossero illimitate. Da sempre attento ai temi della religiosità, Olmi non disdegna di dire che la sua è frutto più del sentimento che della dottrina, perché «i sentimenti sono misteriosi, e hanno dentro più verità di qualsiasi ragionamento».
La confidenza. Analisi di un sentimento
Raimon Panikkar
  • In questo rapido e illuminante pamphlet Panikkar esprime una delle esigenze più radicali dell’uomo: la confidenza. La vita stessa di Pannikar, uomo "ponte" tra le culture, è stata una costante ricerca di confidenza negli incontri fra persone di mondi diversi. L’autore, in questo scritto giovanile, mostra già la sua vocazione ad attraversare i campi del sapere: l’analisi fenomenologica si unisce allo sguardo antropologico, la ricerca dei fondamenti metafisici si apre all’orizzonte religioso. La confidenza è certo un sentimento raro, quasi un dono, ma la tensione ad essa è dimensione dell’umano: "La comprensione dell’altro, che sia un avversario politico o qualcuno di diversa mentalità, un popolo di un’altra etnia, un cristiano di un’altra confessione, un esponente di un’altra religione o semplicemente di un’altra cultura, è un problema scottante del nostro tempo".
Il Principio Passione
Vito Mancuso
  • In questo grande libro Vito Mancuso assume la passione come prospettiva da cui leggere il mondo. Il problema in particolare è l’amore, il suo posto nel mondo e nella logica che lo regge. Quando si ama, quando si vive per il bene e per la giustizia, si rafforza il nostro essere natura, oppure lo si indebolisce estinguendone la forza vitale? Mancuso ritiene che quando amiamo mettendo la passione al servizio dell’armonia delle relazioni raggiungiamo la pienezza dell’esistenza, perché il nostro amore riproduce una più ampia logica cosmica tesa da sempre all’armonia relazionale. La tesi va a toccare i fondamenti stessi del vivere e viene illustrata attraverso un confronto con le grandi tradizioni religiose, con le filosofie e con la scienza, toccando questioni di cosmologia, biologia, fisica, fino a discutere il senso filosofico del bosone di Higgs o «particella di Dio». Ma come si concilia questa visione con l’universale esperienza del male? Nell’affrontare questo tema da sempre presente nel suo pensiero, Mancuso chiama sulla scena i Mostri, le Signorie cosmiche e le Potenze sataniche di cui parla la Bibbia ...
Se questo è un uomo
Primo Levi
  • Il testo venne scritto non per muovere accuse ai colpevoli, ma come testimonianza di un avvenimento storico e tragico. Lo stesso Levi diceva testualmente che il libro era nato fin dai giorni di lager per il bisogno irrinunciabile di raccontare agli altri, di fare gli altri partecipi ed è scritto per soddisfare questo bisogno. Il romanzo, durante la sua genesi, fu comunque oggetto di rielaborazione. Al primo impulso da parte di Levi, quello di testimoniare l'accaduto, seguì un secondo, mirato ad elaborare l'esperienza vissuta, il che avvenne grazie ai tentativi di spiegare in qualche modo l'incredibile verità dei lager nazisti.Dopo i versi introduttivi, la prefazione spiega quanto importante sia stato, per l'interessato, il fatto di essere stato internato solo nel 1944, periodo in cui le condizioni dei prigionieri erano ormai migliorate. L'autore dichiara di non aver inventato nessuno degli avvenimenti narrati. Dopo i versi introduttivi, la prefazione spiega quanto importante sia stato, per l'interessato, il fatto di essere stato internato solo nel 1944, periodo in cui le condizioni dei prigionieri erano ormai migliorate. L'autore dichiara di non aver inventato nessuno degli avvenimenti narrati. È essenziale, da parte dell'autore, lo scopo di alternare la testimonianza del vissuto ad altri scorci in cui egli assume la prospettiva dello scienziato (si ricorda che Primo Levi era un chimico e che svolse queste mansioni anche nel campo di concentramento): la società dei detenuti funziona secondo regole complesse ed incomprensibili per chi vi è appena arrivato, ma senz'altro oggetto di analisi da parte del narratore.
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