|
L'Ingenuo - Traduzione di E. Emanuelli (1944)
Voltaire
- Un indiano Urone, chiamato l'Ingenuo, una volta giunto in Francia fa emergere la tensione fra natura e civiltà. Ne segue una faticosa formazione personale e intellettuale, che si affianca a una sempre maggiore attitudine critica nei confronti della società. Lo spirito critico di Voltaire si nutre di dispute acute e brillanti, con una prosa lucida e inventiva.
|
|
Elogio della follia
Erasmo da Rotterdam
- Elogio della follia (dal greco : Morias Enkomion) è un saggio scritto nel 1509 da Erasmo da Rotterdam pubblicato per la prima volta nel 1511. Esso è considerato uno dei lavori letterari più influenti della civiltà occidentale e il catalizzatore della Riforma protestante. Il saggio è pieno di allusioni classiche recapitato con uno stile classico dei dotti umanisti del Rinascimento. Erasmo con quest'opera influenzò l'insegnamento della retorica durante la fine del sedicesimo secolo: l'arte dell'adossografia o elogio di soggetti senza valore divenne un esercizio popolare nelle scuole di Grammatica elisabettiane. L'opera si apre con una lettera a Tommaso Moro. Erasmo durante il viaggio di ritorno dall'Italia, per recarsi in Inghilterra, per non sprecare il tempo in inutili chiacchiere, con il cocchiere decide di riflettere sul ricordo degli amici che aveva lasciato in Inghilterra. Fra i primi che gli vengono in mente c'è Tommaso Moro, il suo più caro amico. Ispirato dal suo cognome di famiglia , che richiama il termine "moria", decide di scrivere e dedicargli un elogio alla follia. Erasmo è consapevole che la sua opera scatenerà la critica di molti teologi,scienziati e altri personaggi, ma ricorda che altri uomini famosi della storia hanno composto opere simili alla sua: Omero con "La guerra dei topi con le rane", oppure Virgilio con "La zanzara e la focaccia".
|
|
Quasi una preghiera
Adriana Zarri
- Tu sai Signore che io amo pregarti seguendo i ritmi stagionali, perché la preghiera non è una petizione astratta o un parlare con te che prescinda dalla vita, dalle situazioni, dalle emozioni, dai colori che vedono i nostri occhi, dagli odori che vengono dal suolo". Già con queste parole Adriana Zarri ci dice che "Quasi una preghiera" non è una semplice guida liturgica per fedeli, ma un almanacco che parla di animali, fiori, odori, rocce, tulipani, alveari, rane e torrenti, perché nel mondo di silenzio e contemplazione di Adriana Zarri vita quotidiana e vita liturgica, ritmo della natura e dell'anima scorrono insieme. Il libro è articolato in quattro grandi sezioni, una per ogni stagione. Nei testi di Adriana Zarri c'è un interlocutore costante: un "tu" che è il Signore, ma che, allo stesso tempo, rappresenta anche l'uomo in carne e ossa, simbolo di tutte le persone comuni. Un "tu" a cui indirizzare le nostre osservazioni, le domande e i lamenti. Perché queste non sono preghiere ma "quasi preghiere": conversazioni, meditazioni, canti, scritti nella prosa intima e sincera a cui la Zarri ci ha abituati, una scrittura forte, vibrante, mai rassegnata, che riesce a parlare al cuore di tutti, a chi ama la meditazione e il silenzio e a chi pensa che si debba sempre far sentire la propria voce. A tutti offre un motivo di consolazione e un ricovero dalle ansie quotidiane, senza mai rinunciare all'impegno.
|
|
L' ultimo esorcista - La mia battaglia contro Satana
Amorth Gabriele, Rodari Paolo
- Chi compone il numero telefonico dello studio di padre Amorth sente dall'altra parte la voce gracchiante di una segreteria: "Per ottenere un consulto il richiedente deve inviare i seguenti referti medici e psichiatrici...". Segue l'elenco degli esami clinici. Solo dopo il vaglio dei responsi specialistici, il sacerdote decide se ricevere il presunto indemoniato. All'età di 86 anni, con oltre 160.000 esorcismi praticati, il più autorevole esorcista della Chiesa cattolica racconta la sua lunga vita in lotta contro Satana. Dalla confessione a cuore aperto emergono particolari inquietanti: Satana abita le stanze del Vaticano; la scomparsa di Emanuela Orlandi è un mistero dietro il quale si nascondono sette sataniche; magia, spiritismo e superstizione si nascondono dietro l'omicidio della suora di Chiavenna e di altri efferati delitti perpetrati da adolescenti come Erika e Omar; sono in crescita i fenomeni di bambini posseduti da presenze oscure; la lotta contro il maligno, cominciata all'origine del mondo, è destinata a durare fino alla fine dei tempi, ma siamo alla battaglia finale. Nel lungo racconto, padre Amorth lancia infine una sconvolgente denuncia: la Chiesa non crede più all'esistenza del demonio, i vescovi non nominano esorcisti nelle loro diocesi e non ci sono più giovani preti disposti a imparare la dottrina e la pratica della liberazione delle anime.
|
|
INFERNO
Dan Brown
- Il profilo inconfondibile di Dante che ci guarda dalla copertina è il motore mobile di un thriller che di 'infernale' ha molto. Il ritmo, prima di tutto, e poi il simbolismo acceso, e infine la complessità dei personaggi che conducono a un esito raro per i romanzi d'azione: instillare nel lettore il fascino del male, addirittura la sua salvifica necessità. Non è affatto sorprendente che lo studioso di simbologia Robert Langdon sia un esperto di Dante, anzi. E’ naturale che al poeta fiorentino e alla visionarietà con cui tradusse in forme solenni e oscure la temperie della sua epoca tormentata il professore americano abbia dedicato studi e corsi universitari ad Harvard. E quindi è normale che a Firenze Robert Langdon sia di casa, che il ‘David’ e Piazza della Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio siano per lui uno sfondo familiare, una costellazione culturale e affettiva ben diversa dal palcoscenico turistico percorso in tutti i sensi di marcia da legioni di visitatori. Ma ora è tutto diverso, non c’è niente di normale, nulla che possa rievocare una dolce abitudine. Questa volta è un incubo e la sua conoscenza della città fin nei labirinti delle stradine, dei corridoi dei palazzi, dei passaggi segreti può aiutarlo a salvarsi la vita. Il Robert Langdon che si sveglia in una stanza d’ospedale, stordito, sedato, ferito alla testa, gli abiti insanguinati su una sedia, ricorda infatti a stento il proprio nome, non capisce come sia arrivato a Firenze, chi abbia tentato di ucciderlo e perché i suoi inseguitori non sembrino affatto intenzionati a mollare il colpo. Barcollante, la mente invasa da apparizioni mostruose che ricordano la Morte Nera che flagellò l’Europa medievale e simboli criptici connessi alla prima cantica del Divino poema, le labbra capaci di articolare, nel delirio dell’anestetico, soltanto un incongruo “very sorry”, il professore deve scappare. E, aiutato solo dalla giovane dottoressa Sienna Brooks, soccorrevole ma misteriosa come troppe persone e cose intorno a lui, deve scappare da tutti. Comincia una caccia all’uomo in cui schieramenti aversi si potrebbero ritrovare dalla stessa parte, in cui niente è quel che sembra: un’organizzazione chiamata Consortium è ambigua tanto quanto un movimento detto Transumanesimo e uno scienziato come Bertrand Zobrist può elaborare teorie che oscillano tra utopia e aberrazione. Alla fine di un'avventura che raggiunge momenti di insostenibile tensione, Dan Brown ci rivela come nel nostro mondo la distanza tra il bene e il male sia breve in maniera davvero inquietante, catastrofe e salvezza possano essere questione di punti di vista e anche da una laguna a cielo coperto si possa uscire a riveder le stelle.
|
|
PERCHE' E=MC2?
(E PERCHE' DOVREBBE INTERESSARCI?)
Cox Brian Forshaw Jeff
- Brian Cox e Jeff Forshaw si spingono alla frontiera della scienza del ventunesimo secolo per riflettere sul vero significato della sequenza di termini matematici che creano l'equazione-simbolo di Einstein, E=mc2. Spiegando i termini uno per uno, si chiedono: cos'è l'energia? Cos'è la massa? Cosa c'entra con energia e massa la velocità della luce? Per rispondere, ci portano fino a un esperimento tra i più grandi mai esistiti: l'acceleratore di particelle noto con il nome di Large Hadron Collider, che si snoda per 27 km nel sottosuolo di Ginevra, a cavallo del confine tra Francia e Svizzera. Usando questa macchina gigantesca - in grado di ricreare le condizioni dell'universo poche frazioni di secondo dopo il Big Bang - Cox e Forshaw descrivono la teoria contemporanea sull'origine della massa. Insieme a energia e massa, la terza componente dell'equazione è "c" - la velocità della luce - probabilmente la più affascinante. Perché la velocità della luce permette la conversione tra energia e massa? La risposta è davvero il cuore della questione: gli autori mostrano che per comprendere realmente E=mc2 si deve prima capire perché si può viaggiare nel futuro ma non nel passato e come si muovono i corpi del nostro mondo tridimensionale in uno spaziotempo a quattro dimensioni. In altre parole, si deve capire come è fatta la struttura fondamentale e profonda del nostro mondo.
|
|
Gesù. Dalla storia alla fede. Attese messianiche ebraiche e cristologia
Schiavo Luigi
- La nascita della cristologia - ossia la fede in Gesù come profeta, messia, giudice escatologico e Figlio di Dio - ha origine nell'incontro tra le attese messianiche ebraiche e l'evento storico di Gesù di Nazaret. Per la letteratura giudaica e cristiana del I secolo, il potere straordinario di Gesù, che si manifestava nella sua parola autorevole e nell'attività taumaturgica, era quello tipico degli esseri divini attesi per la fine dei tempi.
|
|
Conversazioni con Carlo Maria Martini
Eugenio Scalfari Vito Mancuso
- Questo libro riproduce il dialogo intenso e affettuoso con Eugenio Scalfari, tra i più lucidi e illuminati intellettuali del nostro paese. I temi toccati sono molti: la situazione morale del nostro tempo, l'unità tra cattolici e laici, l'attesa e la preparazione alla morte, l'origine dell'etica, i problemi della Chiesa, la famiglia e il divorzio, Gesù umano e Gesù divino e altro ancora. Si tratta di conversazioni che gettano le basi per una mentalità e un approccio esistenziale del tutto inediti, dove l'amore per il bene e lo sdegno contro l'ingiustizia diventano i nuovi cardini attorno a cui impostare la relazione tra credenti e non credenti. Vito Mancuso invece, dopo aver riflettuto sulla natura profonda della crisi che stiamo attraversando, in un'appassionata lettera al suo padre spirituale mette in luce come la fede non sia dottrina, ma sentimento fiducioso della vita.
|
|
Antico Testamento
Antonio Girlanda
- La Bibbia è oggi molto diffusa e ne esistono diverse proposte editoriali; è anche sfogliata, specie nelle edizioni illustrate. Ma forse non è molto letta né compresa nelle linee portanti che ne reggono la struttura. Queste pagine, nate come semplici lezioni per chi conosceva poco o nulla della Bibbia, si possono paragonare a un sillabario che insegna a leggere il testo sacro e a coglierne la vita che vi palpita e il linguaggio che la esprime.
Un libro dalla trattazione semplice e propositiva, che segue in modo sistematico il testo biblico e lo sviluppo della storia d’Israele. Un testo particolarmente indirizzato a chiunque voglia avvicinarsi in modo serio alla complessa realtà dell’Antico Testamento
|
|
Obbedienza e libertà. Critica e rinnovamento della coscienza cristiana.
Vito Mancuso
- Un vero e proprio manifesto della “teologia mancusiana”. Obbedienza e libertà è una sintesi matura del pensiero di Mancuso e lancia un messaggio chiaro: libertà e religione non devono più essere viste come alternative. Un “discorso sul metodo” in presa diretta, fondato sul principio di coerenza e onestà invece che su quello di autorità. Un libro che nasce dal disagio di Vito Mancuso di vedere la propria Chiesa riproporre una verità non al passo coi tempi, prigioniera di una visione superata del mondo e dell’uomo.
|